Scavando nelle nostre radici musicali, scopriamo cose che non avremmo mai immaginato: l’Italia è stata molto spesso la protagonista artistica della musica mondiale, ma subito dopo il boom ce ne siamo dimenticati, forse perché abbiamo iniziato a voler fare gli americani? Se il boom economico è un ricordo fastoso degli anni 60, il boom musicale lo abbiamo vissuto molte volte dal 1600 in poi. Max Paiella vi condurrà in un viaggio musicale dove potremo ritrovare le nostre origini artistiche, sociali, persino quelle politiche: in scena con oggetti fluttuanti per aria, che simboleggiano le grandi canzoni sospese nei nostri pensieri e nel nostro cuore, descriverà con la consueta ironia le grandi canzoni il nostro cammino musicale e sociale. Per fare certe cose “Ci vuole orecchio”come diceva Enzo Jannacci; noi lo abbiamo sempre avuto, ora dobbiamo solo ricordarcene e ritrovarlo da qualche parte. Cominciate a frugarvi nelle tasche!
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